29 gennaio 2013

Le piante per vivere hanno bisogno della luce?

IPOTESI: secondo noi le piante crescono anche senza luce, solo che ci mettono più tempo!

ESPERIMENTO: Abbiamo seminato dei fagioli. Un vasetto lo abbiamo riposto in una scatola completamente chiusa, mentre l'altro in una scatola con un buco da cui passa la luce.
Adesso dobbiamo solo aspettare!
scatola con buco



scatola senza buco

Dopo 2 giorni in nessuna scatola ci sono germogli.
Ossevazioni: la buccia dei semi e' raggrinzita.
I semi si tanno sbucciando.

Dopo una settimana:

NELLA SCATOLA DOVE C'E' IL LABIRINTO CI SONO 4 PIANTINE, UNA E' ANCORA SOTTO TERRA E STA PER CRESCERE.
NELL'ALTRA SCATOLA BUIA C'E' SOLO UN PICCOLO RAMETTO BIANCO.
NELLA SCATOLA BUIA LA PIANTINA PER ADESSO CRESCE ANCHE AL BUIO
NELLA SCATOLA CON IL LABIRINTO LE PIANTINE SONO PIU' ALTE.
NELLA SCATOLA CHIUSA C'E' SOLO UNA PICCOLA PIANTINA.
IL SEME DI FAGIOLO E' ATTACCATO ALLA PIANTINA.


LA  PIANTA  CON  LA   LUCE  HA  SUPERATO  IL  LABIRINTO   PERCHE' CERCAVA  LA   LUCE

SI  E' ARRAMPICATA
IL FAGIOLO E' UNA PIANTA RAMPICANTE

DOPO 20 GIORNI:

Rispetto alla scorsa volta le piantine sono cresciute.
Nella pianta al buio c'è un po' di terra attaccata  alla pianta.
Le foglie delle piante con la luce sono verdi, quelle delle piante al buio sono gialle.
Alcune piante  avevano il seme attaccate al fusto altre no.






CONCLUSIONE
LA LUCE ALLE PIANTE SERVE  PER CRESCERE DI PIU'.

GIORNO DELLA MEMORIA.

Con la gomma piuma  nei giorni scorsi ogni bimbo ha realizzato un personaggio tridimensionale ispirato a Miro': forme diverse grandezze diverse, colori e particolari personalizzati.

In occasione del Giorno della Memoria abbiamo chiesto ai bambini di presentarci i loro personaggi.

BIANCA: Le piace saltare, giocare e uscire fuori. Ama il gelato al cioccolato.
PUFFA: E' un albero femmina. E' un albero di Carnevale. Le piace fare danni.
ARLECCHINA: E' tonda e le piace cantare.
MARIO: Gli piace saltare e andare nei tubi come a quello dei videogiochi.
BELLA: Canta e di solito va a giocare alla Wii
LUIGI: E' amico di Mario. Gli piace giocare fuori con lo skate a 2 ruote.
UOVO COLORATO: Gli piace pitturare e il suo colore preferito è il giallo.
LUNA: Salta e un po' fa le cose come fa l'acca: è birichina.
ZERO: Gli piace andare al mare a fare surf.
ONDINA: Gli piace nuotare. Ama i gusti di gelato nutella cioccolato e puffo.
CRICCHETTO: Ama il gelato al pistacchio e beve tanta acqua.
COLORINO: Gli piacciono le palline di tutti i colori.
NERINA: Ama disegnare i cuori.
CENERENTOLA: Allegra e bella.
LABELLAELABESTIA: Ama ballare e  ama gli animali, soprattutto il cavallo.

Alla fine della presentazione ogni bambino ha incollato il suo personaggio su un grande foglio blu.
Mentre ammiravamo la nostra creazione all'improvviso si è presentato un personaggio sconosciuto 

che con voce "cattiva" ha sconvolto la vita dei nostri personaggi: ha detto che quelli a forma di triangolo erano DIVERSI dagli altri e quindi dovevano portare un segno 
(una piccola STELLA GIALLA) 
 per riconoscerli e che poi bisognava mandarli via dal nostro cartellone.

I bambini hanno iniziato a discutere animatamente: c'era chi difendeva i propri amici triangolari, chi non voleva andar via, chi ha proposto di nasconderli...
Quando abbiamo detto che questa storia era vera e che era accaduto a persone vere nel passato, un bimba ci ha offerto il suo SAPERE: al telegiornale aveva sentito parlare degli Ebrei e dei campi di concentramento.  GRAZIE! 
 Un' altra alunna ha spiegato che essendo tutti bambini e volendosi bene non era giusta questa cosa delle stelle. GRAZIE!

Era arrivato il momento di concludere la  nostra storia in modo che avesse un finale sorprendente!

I bambini hanno strappato in mille pezzettini le stelle gialle e poi abbiamo consegnato ad ogni bimbo una piccola riproduzione del quadro di Miro'  "Cuore tra le stelle" con cui rappresentare la cosa che ci unisce e ci rende, nonostante le differenze apparenti, simili.

Un grande applauso e  ora il nostro lavoro può essere appeso al muro per aiutare la MEMORIA!





25 gennaio 2013

MIRO' : LIBRO-MOSTRA


I BAMBINI ATTRAVERSO LA FRUIZIONE DELL'ARTE POSSONO LIBERARE LA FANTASIA E NON IMPORTA CHE "INDOVININO" LA RISPOSTA:
 NEI QUADRI DI MIRO' OGNUNO E' LIBERO DI VEDERE
 UN FANTASMA O UN RAGNO STORTO.

UN'OPERA D'ARTE PUO' DIVENTARE ANCHE OCCASIONE DI RACCONTO COME UN VECCHIO LIBRO CHE STIAMO LEGGENDO IN CLASSE CI INSEGNA.



L'ATTIVITA' CHE PIU' COINVOLGE I BAMBINI E' QUELLA DI FARE ARTE A MODO LORO: BASTA UNA PICCOLA INDICAZIONE CHE LA LORO SENSIBILITA' VIENE SCATENATA
 E I RISULTATI SONO TALMENTE PREZIOSI DA MERITARE
 UNA MINI MOSTRA!

ABBIAMO COSTRUITO UN LIBRO A FISARMONICA CHE PUO' CONTENERE TUTTE LE NOSTRE OPERE,  ESSERE MESSO IN MOSTRA
 E RIPIEGATO QUANDO NON NE ABBIAMO BISOGNO.

IL NOSTRO PRIMO LIBRO MAGICO E' DEDICATO NATURALMENTE A MIRO'.





















E NON E' FINITA QUI...


L'11 febbraio andremo al MAMBO  (Museo di arte Moderna di Bologna)
a visitare la mostra dedicata allo scultore MARIO CEROLI
e con l'aiuto degli esperti del museo faremo anche noi un'opera d'arte.

20 gennaio 2013

MIRO': Carnevale di Arlecchino

Abbiamo visto tanti personaggi e oggetti
 in questo quadro di Joan Mirò: 
"Il Carnevale di Arlecchino".
Abbiamo lavorato per cercare le PAROLE migliori.
E poi abbiamo disegnato!


C'è un pesce giallo e nero.

Io vedo una farfalla e un dado.

Ecco un'ape con le corna, tiene in mano un filo , ha un ciuffo e ha un occhio verde e uno rosso.

Vedo capelli che sembrano appesi a un filo da cui scende una cicatrice e poi c'è un bernoccolo verde.

Una stella a 8 punte nera e con un po' di curve.

Un diavoletto con un occhio giallo e uno blu, 
con la faccia tutta rossa e le corna.

Un braccio nero a forma di onde con la mano bianca
 a strisce gialle e arancioni.

Una scala.

Tante note.

Un animaletto con una coda lunga che finisce con una punta bianca. Ha due occhi rossi con una tromba che gli esce dalla bocca. La tromba è nera blu e gialla : 
è un gatto con delle punte sulla schiena.

Vedo una chitarra a forma di otto.

Due ragni: uno è tutto rosso con le zampe nere
 e l'altro è nero con gli occhi bianchi.

Vedo una pallina verde e una piccola nera.

Poi ci siamo accorti che di palline in questo quadro ce ne sono moltissime e ci siamo messi a cercarle tutte.
Infine su fogli bianchi abbiamo iniziato a disegnare gli stessi personaggi di Mirò e altri di nostra invenzione.
Le nostre opere sono esposte in classe.




17 gennaio 2013

Laboratorio musicale


Ogni settimana il giovedì incontriamo la Maestra di musica Marina Falzone per il laboratorio musicale.
Oggi siamo tornati in aula di musica per parlare di questo laboratorio e per osservare meglio gli strumenti che ogni volta usiamo per suonare e cantare tutti insieme.






  • Mi piace quando suoniamo gli strumenti.

  • A me piace molto cantare e lo facciamo spesso.
  • Io preferisco il pianoforte quando lo suona Marina.
  • Oggi noi abbiamo fatto TUM TUM CIAC prima con le mani e poi con i tamburi e i piatti.

  • Quando ci sono tanti strumenti c'è un suono bellissimo.

  • Quando Marina prende gli strumenti mi piace perché poi ce li fa suonare.
  • Il rumore dei piatti è bello perché “vola”.

  • Da quando abbiamo iniziato Marina ci fa fare dei ritmi belli, strani che fanno ridere.

  • I piatti suonano “di più”.

  • Mi piace cantare perché mi sembra che tutti possono provare a farlo.



  • A me è piaciuto quando ho suonato il tamburo.





  • Secondo me facciamo questo laboratorio per imparare a suonare e per divertirci.

15 gennaio 2013

Parole "pazze"

A questo punto del percorso di conoscenza dei segni e dei suoni della nostra lingua è importante mettersi alla prova anche con attività di "apprendimento cooperativo".

-Oggi abbiamo lavorato con le parole "pazze", parole che non hanno nessun significato ma che sono costruite con le sillabe che conosciamo.-

-Divisi in coppie ci siamo divisi i compiti: uno detta (simbolo BOCCA) e l'altro scrive (simbolo ORECCHIO). Al termine del primo elenco di parole ci siamo scambiati i compiti e  abbiamo ricominciato il lavoro con un nuovo elenco di parole "pazze".-

-Ci voleva molta attenzione perché le parole non le conoscevamo e ci potevamo distrarre a cercare di capirle!-

-La maestra ha corretto i quaderni e ci ha detto che siamo stati molto bravi!-



Ecco alcune foto di noi al lavoro.








Una pagina del quaderno.