29 novembre 2013

Ma come si scrive ACQUA?


Piastre che suonano "diverse"!



Abbiamo visto un filmato in cui due persone
 cantano MIAO in modo strano.
E' un brano del compositore Gioacchino Rossini e si intitola:
"Duetto buffo di due gatti"
Usano i suoni grossi e quelli sottili.
Anche sullo xilofono ci sono le piastre lunghe 
che fanno i suoni gravi e quelle corte fanno i suoni acuti.

Guarda il video cliccando qui:



25 novembre 2013

Sale in pasta

Torniamo a parlare di sale...

-Il sale serve per cucinare ma anche
-per sciogliere il ghiaccio quando c'è la neve
-e per fare la PASTA DI SALE!

Prepariamo la pasta di sale con FARINA, SALE, COLLA E ACQUA.

-Il colore è bianco e giallo.
-Per farla diventare scura la maestra ci ha messo il CACAO.
-Secondo me il cacao viene da una pianta che fa i chicchi.
-Secondo me il cacao viene dal caffé.
TUTTI VOGLIONO IMPASTARE
-Anche il caffé viene da una pianta ma diversa da quella del cacao.

-Allora usiamo anche il caffé per colorare ancora la pasta bianca: il colore cambia!
-Quando hai aggiunto il caffé è diventato color aceto.
-Io vorrei gli stampini per fare delle forme.
-Adesso ci dividiamo la pasta e proviamo a fare delle forme per decori natalizi.
-Sono quelli che si appendono all'albero come un mini albero di Natale e tante altre cose.

LA COLLA SERVE A TENERE COMPATTA LA PASTA


CAFFE'... SENZA ZUCCHERO!

CAFFE' NELL'IMPASTO: DI CHE COLORE DIVENTERA'?
IL CACAO COLORA IN MODO NATURALE LA PASTA



















CON CACAO E NATURALE

NATURALE E CON CAFFE'

TUTTI AL LAVORO!


E PER VEDERE COSA ABBIAMO REALIZZATO VENITE AL MERCATINO DELLA SCUOLA DEL 13 DICEMBRE 2013 IN PIAZZA DELLA LIBERTA' A MONTEVEGLIO!

Viaggiare in gruppo

Per guardare il video clicca qui:


Conversazione.
-Chi è in pericolo chiama gli altri e insieme trovano un modo per impedirlo.
-Il modo è di fare una palla di formiche tutte insieme e fare un tappo al formichiere.
-In quello dei pinguini su un pezzo di ghiaccio loro si spostavano per far allontanare l'orca.
-Il gabbiano vuole mangiare un granchietto ma non ce la fa perché il piccolo chiama tutti i suoi amici e lo spennano.
-In comune c'è che ci vuole un capo per far andare avanti gli altri.
-Nei pinguini non c'era un capo e nemmeno nei granchi.
-Non serve sempre un capo.
-C'è in comune la cosa che tutti insieme anche se sono più piccoli riescono a sconfiggere il nemico.
-Da soli non si riesce a sconfiggere il nemico.
-Tutti insieme nello stesso momento ci si deve aiutare.
-Lavorare in gruppo è bello!

20 novembre 2013

Paesaggio d'autore secondo noi : Vincent Van Gogh

Per descrivere un paesaggio occorrono 
parole specifiche, precise e adatte.
Osservando un quadro di un grande pittore i bambini apprezzano i particolari, aggiustano il tiro delle loro prime impressioni e imparano a usare gli indicatori dello spazio (destra, sinistra, in mezzo...) e gli aggettivi che arricchiscono il linguaggio e lo rendono personale.
Les Alyscamps- Vincent Van Gogh

Poi ci sono le discussioni: 
a sinistra del quadro c'è un fiume o
un muretto di sassi  che si riflette in una pozzanghera?



Alberi con foglie gialle.
Due colonne di alberi a destra e sinistra che hanno foglie marroni e gialle; quelle a sinistra hanno più foglie verdi.
Persone che camminano sul viale e il cielo va sempre più giù e rimpicciolisce.
Persone che stanno andando in montagna e mentre ci vanno passano in mezzo alla vegetazione.
Tanti alberi uguali, una strada piena di foglie e un albero verde in mezzo e in fondo.
Il cielo è scuro, è nuvoloso, forse  è sera.
Persone che parlano e mangiano.
Un pino verde vicino.
Un fiume sotto gli alberi.
Mi piace perché il pittore ha
usato tanti colori.
E' autunno.
Il pino resta rempre verde.
Secondo me il fiume non c'è: ci sono solo sassi.
Secondo me, se è in montagna, il pino è un abete.
A sinistra vedo dei cespugli.
Due muretti ai lati.
Quel fiume per me non c'è: sono pozzanghere.

18 novembre 2013

Ad ogni albero il suo FUSTO!

Siamo andati a vedere il TRONCO o FUSTO degli alberi e ci siamo accorti che sono DIVERSI tra di loro.

platano
 Il fusto del PLATANO è:

  • ruvido
  • freddo
  • ci sono delle macchie di colori diversi
  • sotto la corteccia è liscio
  • è duro
  • fa odore di umido

platano

platano

quercia

quercia

Il fusto della QUERCIA è:




  • ruvido
  • increspato
  • grigio e marrone
  • umido
  • con il muschio
  • duro


17 novembre 2013

Il drago e la mela


Dopo aver osservato  con attenzione questa opera di Tiepolo e aver fantasticato sui personaggi raffigurati, abbiamo inventato collettivamente una storia 
che ha per protagonista un drago e una mela.
Per inventare insieme è necessario ascoltarsi, pensare, esprimere con chiarezza le proprie idee nel condividerle con gli altri e anche accettare le critiche.
E' faticoso, ma i risultati sono migliori! 

Buona lettura!

                     C' ERA  UNA  VOLTA  UN DRAGO CHE PASSEGGIAVA SOTTO UN ALBERO DI MELE...QUANDO AD UN TRATTO GLI CADDE UNA MELA IN TESTA!   << AHI! CHE MALE! >> GRIDO' IL DRAGO.


IL DRAGO AVEVA FAME E PROVO' AD ASSAGGIARE QUEL FRUTTO
LA TOCCO' CON LE ZAMPE E SENTI' CHE ERA FREDDA,DURA E LISCIA.
POI LA PORTO' VICINO ALLE SUE NARICI E SENTI' CHE ERA PROFUMATA E DOLCE.
POI LA OSSERVO' CON I SUOI OCCHI SPALANCATI E SERI  E VIDE CHE LA MELA NON ERA PROPRIO ROTONDA E CHE ERA DI COLORE GIALLA E ROSSA.
ALLA FINE LA ASSAGGIO' E SCOPRI' CHE ERA SUCCOSA, DOLCE E MORBIDA.
SI SENTI' UNA VOCINA CHE DISSE << HAI TROVATO UNA MELA... E' QUELLA CHE TI ASPETTAVA. VIENE GIU' SOLO PER I DRAGHI!>>
A PARLARE ERA STATA UNA DRAGHETTA CHE SEMBRAVA FELICE E ALLEGRA.
<<QUESTA MELA SI CHIAMA FIOR DI DRAGO E CON  I SUOI  SEMINI PUOI PIANTARE TANTI ALBERI DI MELA>>. AGGIUNSE LA DRAGHETTA.
IL DRAGO RISPOSE :<<GRAZIE PER AVERMI FATTO SCOPRIRE IL NOME DI QUESTO FRUTTO.  ORA ANDRO' SUBITO A PIANTARLO!  D'ORA IN POI TUTTI I DRAGHI CHE PASSERANNO SOTTO QUESTE PIANTE POTRANNO FINALMENTE MANGIARE UNA MELA COSI' SUCCULENTA! >>.

E adesso siamo pronti per trasformare questa storia in un KAMISHBAI ! 
A PRESTO!

Carte di Propp


 Attività in Apprendimento cooperativo per realizzare le
                            CARTE  DI PROPP

1.Ogni gruppo ha avuto 5 minuti per parlare delle fiabe lette in classe o di altre già conosciute: lo scopo era di concentrare l'attenzione sui personaggi e gli elementi che caratterizzano le fiabe.

I bambini sono stati divisi secondo il principio delle teste numerate.
I nuovi gruppi hanno steso degli elenchi:
-i protagonisti/gli eroi
-gli antagonisti
-i luoghi
-gli aiutanti

Poi i bambini sono rientrati nel loro gruppo e utilizzando la memoria hanno riferito ai compagni il contenuto dei loro elenchi. Il risultato è stato buono perché la maggior parte dei nomi è stata ricordata!

Infine con un ottimo lavoro di mediazione i gruppi hanno scelto 4 elementi della fiaba tra tutti quelli possibili e hanno lavorato insieme per realizzare 
le carte di Propp!


Siamo pronti per iniziare a inventare fiabe!



11 novembre 2013

Mousikè: un laboratorio di danza educativa (3°lezione)

Le FACCE cambiano...
faccia di roccia (Zadkine "Testa")


faccia di nebbia (Klee "Monsieur Pearlsurine")


e cambiano anche i nostri corpi....

la roccia è forte, pesante e rigida e può SOSTENERE LA NEBBIA












LE NOSTRE SCHIENE SONO DI ROCCIA....

LE NOSTRE MANI SONO DI NEBBIA



Mousikè: un laboratorio di danze educativa (2°lezione)

Ripartiamo dal ricordare le FACCE incontrate la volta scorsa...

Finalmente i nostri amici hanno un nome:

Sperimentiamo movimenti e andature che possano essere associati alla FACCE:






LA TRASFORMAZIONE DEL CORPO