26 febbraio 2019

Come ti "ricalco" una poesia!

Dal libro: E sopra le case il cielo di Giusi Quarenghi

Ancora poesie; questa volta la tecnica è quella del ricalco.
La struttura ce la regala una bella poesia di Giusi Quarenghi e poi in gruppo ci mettiamo del nostro.

Dopo esserci esercitati tutti insieme con la maestra,
 proviamo a scrivere almeno due poesie ripetendo il primo verso...ed ecco alcuni dei nostri capolavori!!!

Poesia gruppo 1

Mi piace la fantasia 
perché è infinita.

Mi piace la fantasia 
perché è inventata.

Mi piace la fantasia 
perché è un disegno.

Mi piace la fantasia 
perché è colorata.

Mi piace la fantasia 
perché si può fare di tutto.

Mi piace la fantasia 
perché è fantastica!




Poesia gruppo 2

Mi piacciono i cani
perché sono pelosi.

Mi piacciono i cani
perché ti consolano.

Mi piacciono i cani
perché sono grandi e sono piccoli.

Mi piacciono i cani
perché sono belli.

Mi piacciono i cani
perché sono morbidi.




Poesia gruppo 3

Mi piace il cane 
perché è affettuoso.

Mi piace il cane 
perché è peloso.

Mi piace il cane 
perché è giocherellone.

Mi piace il cane 
perché fa gli occhi dolci.

Mi piace il cane 
perché gli voglio bene.



Poesia gruppo 4

Mi piace sciare 
perché vai veloce.

Mi piace sciare 
perché fai i salti.

Mi piace sciare 
perché scivoli.

Mi piace sciare 
perché prendi la seggiovia.

Mi piace sciare 
perché ci sono le discese ripide.

Mi piace sciare 
perché la neve ti arriva addosso.

Mi piace sciare 
perché il vento ti arriva addosso.

Mi piace sciare 
perché quando freni fai una nuvola di neve.


Poesia gruppo 5

Mi piace il mare
perché ci sono le onde.

Mi piace il mare
perché ci si nuota.

Mi piace il mare
perché ci sono le stelle marine e le meduse.

Mi piace il mare
perché c'è Nemo.

Mi piace il mare
perché ci sono le conchiglie.

Mi piace il mare
perché è blu.


P.S.
     Questa attività di gruppo non era strutturata, quindi era molto più difficile. I bambini infatti, in questa modalità, devono esercitare molte "competenze sociali": darsi i ruoli, scegliere gli argomenti, darsi la parola, etc. senza la mediazione dell'adulto che ha già deciso per loro.
     Da una parte il tempo "sprecato" per l'organizzazione sembra essere sottratto al compito, dall'altra osservare come sempre di più si riesca, in un clima di collaborazione attiva, a "superare" gli ostacoli del lavoro in gruppo ci rassicura sul fatto che questa in educazione resta una delle migliori strade possibili.




Descrizione con i sensi: uno spicchio di mandarino

Ti guardo
Che succede se,
 invece di mangiare uno spicchio di mandarino e basta, 
ci concediamo il tempo di"gustarlo" con tutti i sensi?

Succede che...
-bisogna cercare le parole giuste e ce ne vengono tante;
-non bisogna avere fretta;
-ci concentriamo su quello che stiamo facendo;
-scopriamo informazioni e sensazioni nuove;
-ascoltiamo gli altri...

e alla fine quello spicchio di mandarino ci sembra buonissimo!

Complimenti bimbe e bimbi di seconda A per il vostro impegno!









Ti ascolto
Ti annuso



Ti tocco

25 febbraio 2019

Come è fatto (e non è fatto) un bambino

Una compagna ci porta un libro da guardare insieme!

Sono occasioni importanti per condividere qualcosa che a casa ci è piaciuto: lo portiamo a scuola perché pensiamo che sarebbe bello rivivere quella emozione con i compagni!

Prima di leggere la maestra ci mostra la copertina e il titolo e ci chiede "Come è fatto un bambino?"

-Non è una scimmia
-E' un alunno
-E' un essere meno evoluto dei genitori perché i bambini sanno meno cose
-E' fatto da Dio, con testa e corpo
-E' fatto dalla natura
-Ha delle diverse parti del corpo


Durante la lettura invece di un mormorio "partecipato"...si sono sentite molte voci di dissenso: questo libro aveva molti argomenti che ad alcuni di noi non sono sembrati giusti e altri che invece mettevano tutti d'accordo.

Allora grazie alla nostra compagna che ci ha offerto un'altra occasione di confronto: le idee degli altri non devono essere per forza uguali alle nostre! Possiamo averne di diverse ed essere lo stesso compagni!

24 febbraio 2019

Le linee di Mondrian diventano 3D

Osservando Mondrian




  • vedo quadrati e rettangoli
  • vedo tante linee orizzontali e verticali
  • le linee orizzontali si incontrano con le verticali
  • sono figure piane
  • alcuni colori sono uguali

















Qual è la differenza tra bidimensionale -figure piane e tridimensionale-figure solide?


  • è come quando guardi un film in 3d, le figure ti vengono contro
  • le figure solide le puoi prendere in mano, le altre no
  • le figure solide escono dal foglio
  • il 3d assomiglia alla realtà

Trasformiamo le nostre opere in stile Mondrian in quadri 3D



















ho imparato che....
  •  la tecnica per fare il 3d
  •  a fare le forme in 3d
  • i disegni di Mondrian in 3d
  • le linee che non si toccano sono parallele
  • ci sono nuove forme
  • il cubo è 3d
  • ci sono figure solide e figure piane
  • in queste opere i rettangoli e i quadrati "escono"

In "sala operatoria" con l'apostrofo

Abbiamo indossato la mascherina.
Poi abbiamo indossato i guanti.
Poi abbiamo preso dall'astuccio il "bisturi".
Poi sul tavolo operatorio sono arrivati i "pazienti": due per ogni chirurgo.
Abbiamo operato le parole e abbiamo tolto la lettera in più.
Poi per attaccarle abbiamo messo il cerotto.

CEROTTO = APOSTROFO

Qualche paziente è "morto"...ma tutti gli altri sono vivi e stanno bene!!!

Grazie alla maestra Sara di 2C  che ci ha donato questa idea!!!