B L O G della CLASSE SECONDA A --- Scuola Primaria "Alessandra Venturi" di Monteveglio, Valsamoggia, BO --- primaria.monteveglio@gmail.com
29 novembre 2013
Piastre che suonano "diverse"!
Abbiamo visto un filmato
in cui due persone
cantano MIAO in modo strano.
E' un brano del compositore Gioacchino Rossini e si intitola:
"Duetto buffo di due gatti"
Usano i suoni grossi e
quelli sottili.
Anche sullo xilofono ci
sono le piastre lunghe
che fanno i suoni gravi
e quelle corte fanno i suoni acuti.
Guarda il video cliccando qui:
25 novembre 2013
Sale in pasta
-Il sale serve per cucinare ma anche
-per sciogliere il ghiaccio quando c'è la neve
-e per fare la PASTA DI SALE!
Prepariamo la pasta di sale con FARINA, SALE, COLLA E ACQUA.
-Il colore è bianco e giallo.
-Per farla diventare scura la maestra ci ha messo il CACAO.
-Secondo me il cacao viene da una pianta che fa i chicchi.
-Secondo me il cacao viene dal caffé.
TUTTI VOGLIONO IMPASTARE |
-Allora usiamo anche il caffé per colorare ancora la pasta bianca: il colore cambia!
-Quando hai aggiunto il caffé è diventato color aceto.
-Io vorrei gli stampini per fare delle forme.
-Adesso ci dividiamo la pasta e proviamo a fare delle forme per decori natalizi.
-Sono quelli che si appendono all'albero come un mini albero di Natale e tante altre cose.
LA COLLA SERVE A TENERE COMPATTA LA PASTA |
CAFFE'... SENZA ZUCCHERO! |
CAFFE' NELL'IMPASTO: DI CHE COLORE DIVENTERA'? |
IL CACAO COLORA IN MODO NATURALE LA PASTA |
CON CACAO E NATURALE |
NATURALE E CON CAFFE' |
TUTTI AL LAVORO! E PER VEDERE COSA ABBIAMO REALIZZATO VENITE AL MERCATINO DELLA SCUOLA DEL 13 DICEMBRE 2013 IN PIAZZA DELLA LIBERTA' A MONTEVEGLIO! |
Viaggiare in gruppo
Conversazione.
-Chi è in pericolo chiama gli altri e
insieme trovano un modo per impedirlo.
-Il modo è di fare una palla di
formiche tutte insieme e fare un tappo al formichiere.
-In quello dei pinguini su un pezzo di
ghiaccio loro si spostavano per far allontanare l'orca.
-Il gabbiano vuole mangiare un
granchietto ma non ce la fa perché il piccolo chiama tutti i suoi
amici e lo spennano.
-In comune c'è che ci vuole un capo per
far andare avanti gli altri.
-Nei pinguini non c'era un capo e nemmeno nei granchi.
-Non serve sempre un capo.
-C'è in comune la cosa che tutti
insieme anche se sono più piccoli riescono a sconfiggere il nemico.
-Da soli non si riesce a sconfiggere il
nemico.
-Tutti insieme nello stesso momento ci si deve aiutare.
-Lavorare in gruppo è bello!
20 novembre 2013
Paesaggio d'autore secondo noi : Vincent Van Gogh
Per descrivere un paesaggio occorrono
parole specifiche, precise e adatte.
Osservando un quadro di un grande pittore i bambini apprezzano i particolari, aggiustano il tiro delle loro prime impressioni e imparano a usare gli indicatori dello spazio (destra, sinistra, in mezzo...) e gli aggettivi che arricchiscono il linguaggio e lo rendono personale.
Les Alyscamps- Vincent Van Gogh
Poi ci sono le discussioni:
a sinistra del quadro c'è un fiume o
un muretto di sassi che si riflette in una pozzanghera?
Alberi con foglie gialle.
Due colonne di alberi a destra e sinistra che hanno foglie marroni e gialle; quelle a sinistra hanno più foglie verdi.
Persone che camminano sul viale e il cielo va sempre più giù e rimpicciolisce.
Persone che stanno andando in montagna e mentre ci vanno passano in mezzo alla vegetazione.
Tanti alberi uguali, una strada piena di foglie e un albero verde in mezzo e in fondo.
Il cielo è scuro, è nuvoloso, forse è sera.
Persone che parlano e mangiano.
Un pino verde vicino.
Un fiume sotto gli alberi.
Mi piace perché il pittore ha
usato tanti colori.
E' autunno.
Il pino resta rempre verde.
Secondo me il fiume non c'è: ci sono solo sassi.
Secondo me, se è in montagna, il pino è un abete.
A sinistra vedo dei cespugli.
Due muretti ai lati.
Quel fiume per me non c'è: sono pozzanghere.
18 novembre 2013
Ad ogni albero il suo FUSTO!
Siamo andati a vedere il TRONCO o FUSTO degli alberi e ci siamo accorti che sono DIVERSI tra di loro.
Il fusto del PLATANO è:
Il fusto della QUERCIA è:
platano |
- ruvido
- freddo
- ci sono delle macchie di colori diversi
- sotto la corteccia è liscio
- è duro
- fa odore di umido
platano |
platano |
quercia |
quercia |
- ruvido
- increspato
- grigio e marrone
- umido
- con il muschio
- duro
17 novembre 2013
Il drago e la mela
Dopo aver osservato con attenzione questa opera di Tiepolo e aver fantasticato sui personaggi raffigurati, abbiamo inventato collettivamente una storia
che ha per protagonista un drago e una mela.
Per inventare insieme è necessario ascoltarsi, pensare, esprimere con chiarezza le proprie idee nel condividerle con gli altri e anche accettare le critiche.
E' faticoso, ma i risultati sono migliori!
che ha per protagonista un drago e una mela.
Per inventare insieme è necessario ascoltarsi, pensare, esprimere con chiarezza le proprie idee nel condividerle con gli altri e anche accettare le critiche.
E' faticoso, ma i risultati sono migliori!
Buona lettura!
C' ERA UNA VOLTA UN DRAGO CHE PASSEGGIAVA SOTTO UN ALBERO DI MELE...QUANDO AD UN TRATTO GLI CADDE UNA MELA IN TESTA! << AHI! CHE MALE! >> GRIDO' IL DRAGO.
IL DRAGO AVEVA FAME E PROVO' AD ASSAGGIARE QUEL FRUTTO.
LA TOCCO' CON LE ZAMPE E SENTI' CHE ERA FREDDA,DURA E LISCIA.
POI LA PORTO' VICINO ALLE SUE NARICI E SENTI' CHE ERA PROFUMATA E DOLCE.
POI LA OSSERVO' CON I SUOI OCCHI SPALANCATI E SERI E VIDE CHE LA MELA NON ERA PROPRIO ROTONDA E CHE ERA DI COLORE GIALLA E ROSSA.
ALLA FINE LA ASSAGGIO' E SCOPRI' CHE ERA SUCCOSA, DOLCE E MORBIDA.
SI SENTI' UNA VOCINA CHE DISSE << HAI TROVATO UNA MELA... E' QUELLA CHE TI ASPETTAVA. VIENE GIU' SOLO PER I DRAGHI!>>
A PARLARE ERA STATA UNA DRAGHETTA CHE SEMBRAVA FELICE E ALLEGRA.
<<QUESTA MELA SI CHIAMA FIOR DI DRAGO E CON I SUOI SEMINI PUOI PIANTARE TANTI ALBERI DI MELA>>. AGGIUNSE LA DRAGHETTA.
IL DRAGO RISPOSE :<<GRAZIE PER AVERMI FATTO SCOPRIRE IL NOME DI QUESTO FRUTTO. ORA ANDRO' SUBITO A PIANTARLO! D'ORA IN POI TUTTI I DRAGHI CHE PASSERANNO SOTTO QUESTE PIANTE POTRANNO FINALMENTE MANGIARE UNA MELA COSI' SUCCULENTA! >>.
E adesso siamo pronti per trasformare questa storia in un KAMISHBAI !
A PRESTO!
Carte di Propp
CARTE DI PROPP
1.Ogni
gruppo ha avuto 5 minuti per parlare delle fiabe lette in classe o di
altre già conosciute: lo scopo era di concentrare l'attenzione sui
personaggi e gli elementi che caratterizzano le fiabe.
I bambini sono stati divisi
secondo il principio delle teste numerate.
I
nuovi gruppi hanno steso degli elenchi:
-gli
antagonisti
-i
luoghi
-gli
aiutanti
Poi
i bambini sono rientrati nel loro gruppo e utilizzando la memoria
hanno riferito ai compagni il contenuto dei loro elenchi. Il
risultato è stato buono perché la maggior parte dei nomi è stata
ricordata!
Infine
con un ottimo lavoro di mediazione i gruppi hanno scelto 4 elementi
della fiaba tra tutti quelli possibili e hanno lavorato insieme per realizzare
le carte di Propp!
Siamo
pronti per iniziare a inventare fiabe!
11 novembre 2013
Mousikè: un laboratorio di danza educativa (3°lezione)
Mousikè: un laboratorio di danze educativa (2°lezione)
Sperimentiamo movimenti e andature che possano essere associati alla FACCE:
LA TRASFORMAZIONE DEL CORPO
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