|
Brainstrorming delle pre-conoscenze sul tema della schiavitù. |
In coppia i ragazzi hanno lavorato su un testo che presentava il tema della tratta degli schiavi.
Poi seguendo vari passaggi sono arrivati alla costruzione di una mappa concettuale.
Ogni mappa è un "percorso" diverso
perché diverse sono le persone che l'hanno costruita.
I ragazzi hanno fatto un bel lavoro di concentrazione
per iniziare a fare un altro passo verso l'autonomia nello studio.
La mappa è stata anche l'occasione per pensare ad altri "concetti":
ad un nostro compagno è venuta in mente la parola
IMMIGRAZIONE...
Il testo su cui abbiamo lavorato.
LA
TRATTA DEGLI SCHIAVI
Dal 1500 alla fine dell 1800
Le
navi negriere partivano dall' Europa dirette verso l' Africa cariche
di merci di poco valore;(specchi, giochi, alcool,tessuti)
Arrivati
in Africa scambiavano le loro merci con uomini donne e bambini e
ripartivano per l' America;
In
America gli schiavi venivano venduti e le navi portavano in Europa i
prodotti coloniali acquistati..
Il
commercio delle persone ridotte in schiavitù si chiama tratta.
I
negrieri, in cambio di prodotti europei ( armi,tessuti,alcool
,cianfrusaglie)rapivano in Africa ,uomini, donne e bambini
appositamente catturati dai cacciatori di schiavi.
Le navi cariche
di africani, selezionati in base alla robustezza, prima della
partenza, salpavano poi verso le Americhe. Qui gli schiavi venivano
scambiati con minerali preziosi, materie prime e prodotti alimentari
sconosciuti agli europei, che venivano quindi rivenduti in Europa
(pomodori,patate,cacao,caffè,tacchini…)
E' difficile sapere
quante persone siano state portate via dall’Africa. Si pensa che,
nell'arco di 4 secoli (400 anni), il commercio degli schiavi sia
stato di molti milioni di africani, tra coloro che arrivarono vivi
in America, coloro che morirono durante i trasferimenti dai villaggi
fino alle navi o durante il lungo viaggio attraverso l'oceano.
Come
ci descrivono i giornali di bordo delle navi negriere,i prigionieri
dapprima venivano segnati a fuoco con il marchio di ciascun padrone,
poi venivano incatenati a due a due e stipati il più possibile in
stive, generalmente alte appena un metro, dove lo spazio era così
ristretto che non consentiva neppure di alzarsi o di stendersi.
Finalmente
sbarcati nei porti di destinazione, i sopravvissuti venivano fatti
rimettere in forze e venduti ai piantatori.
Privati del loro
stesso nome, sostituito da quello imposto loro dal padrone che li
aveva acquistati, essi iniziavano la loro vita di schiavi.
Sottoposti
ad un lavoro massacrante dall'alba al tramonto, sorvegliati da
brutali sorveglianti armati di frusta, gli schiavi subivano offese e
violenze finché vivevano. Gli schiavi non avevano diritti civili,
non potevano sposarsi, se cercavano di fuggire venivano puniti con
orribili mutilazioni; non potevano imparare a leggere e a scrivere e
non potevano assistere a nessun rito religioso .
Nel
1863, il presidente degli Stati Uniti, Abramo Lincoln, mise fine alla
schiavitù, ma questo non segnò la liberazione definitiva degli
uomini di colore.
Lincoln fu ucciso da un uomo che non era
d’accordo sulla liberazione degli schiavi.
La
schiavitù era stata abolita e le persone di colore avevano
acquistato il diritto di voto, ma il colore della pelle rappresentava
ancora una barriera insormontabile. Costretti ai lavori più umili,
esclusi dalle scuole dei bianchi, privati di molti elementari diritti
civili, gli afroamericani rimasero segregati ancora per un secolo.
Questa situazione si chiama SEGREGAZIONE RAZZIALE.