Al Museo Morandi i protagonisti erano le bottiglie, i vasi e i barattoli.
Ci ha colpito il fatto che nei quadri ci fossero sempre gli stessi oggetti.
A cambiare erano la disposizione e la luce.
-Maestra, non dimenticarti le ombre!
-Ma Morandi faceva anche dei segni sul ferro!
-E ha dipinto le montagne!
-E aveva dei fiori finti che metteva nei vasi.
-E aveva un letto piccolo piccolo.
-E lui era un uomo altissimo.
-Dormiva vicino ai suoi vasi.
-E aveva una conchiglia.
-Da grande mi piacerebbe vendere i miei quadri!
Allora proviamo a dipingere pensando a come lo avrebbe fatto lui!
Al centro della scena mettiamo gli oggetti che ci appartengono: le borracce, i barattoli, i vasetti e le scatole dell'aula di arte.
Poi i colori, non quelli di Morandi, ma quelli che piacciono a noi.
Lo sforzo più grande è disegnare gli oggetti mettendoli uno vicino all'altro: gli alti, i bassi, quelli che stanno dietro e quelli che stanno davanti.
Ci siamo divertiti a provare e questo è il nostro "Museo Morandi di classe" !