30 gennaio 2017

Laboratorio con artista: la bellezza, l'arte e la cooperazione


E' stata una bella occasione per fare tante cose
 che amiamo tutte in una volta!
Andare fuori dalla classe per fare "scuola altrove".

Lavorare sui temi dell'arte in maniera non convenzionale:
 gli artisti erano in "carne ed ossa", 
le opere si stavano costruendo davanti a noi 
e ci è stata offerta la possibilità 
di "esprimerci"come sappiamo.

Essere cooperativi in mezzo ad artisti cooperativi 
e ai soci di una cooperativa! 

Appena arrivati al Centro di Documentazione sulla Cooperazione
ci guardiamo intorno: ci sono già molte opere su cui discutere insieme: questo è l'Abbecedario della cooperazione di Giuseppe.
Inizia il laboratorio: per ogni lettera pescata costruiremo una pagina del "nostro" abbecedario! Giuseppe ci aiuta, ci spiega e ci incoraggia!



Anche gli altri artisti che hanno partecipato all'opera
vengono a trovarci:
qui Lorenzo ci spiega
cos'è il "gesto artistico" per lui
Questo è Claudio, uno studente dell'Accademia, che ci parla del suo lavoro di pittore e del non-colore: il nero!

Moreno sta completando il suo lavoro:
 gesso su lavagna! 



Per ogni lettera la discussione è lunga: quale parola esprime meglio la bellezza dell'arte?

Tutti concentrati!

Mani alzate per suggerire parole,
 anche quelle che fanno ridere o pensare!

Le lettere diventeranno pagine di un alfabetiere murale

Abbiamo lavorato tanto!

Qualcuno inizia già a disegnare ...con le BIC!
Infatti Giuseppe Stampone realizza le sue opere soprattutto con questo strumento che noi scolari conosciamo bene!

E poi un momento emozionante: nel silenzio generale e davanti alle telecamere gli "artisti" presentano la loro opera:
Nome, cognome, la lettera e la parola scelta!

Sulla lavagna le parole del nostro abbecedario

Ecco: ce l'abbiamo fatta!

Il nostro abbecedario è stato appeso alla parete di lavagna
insieme alle altre opere!
  
Ragazze e ragazzi della quinta A...siete stati magnifici!!!
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E il lavoro non finisce qui!!!
In classe continuiamo a rimescolare parole ed emozioni, a ricordare quello che ci ha fatto ridere e pensare.

Condividiamo allora i nostri brainstorming 



Infine abbiamo deciso insieme di mettere in poesia 
le emozioni di questa giornata!
In gruppo o da soli, in rima o in versi sciolti, 
per far ridere o per far riflettere...

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L'arte è...

L'arte è una lingua universale
anche se non è per tutti uguale.
L'arte è un'interpretazione
anche usata come comunicazione, 
un pensiero di creatività.
Si dice che sia un'abilità.
Per ogni quadro c'è una storia
che dona preziosa memoria.
Giuseppe Stampone 
ci dà un "ideone"
per l'abbecedario
che è anche un calendario.

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Giuseppe Stampone 
è un'artista chiacchierone.
La pittura è naturale
sembra un rito spirituale,
disegnare è emozionante
osservare è entusiasmante.
La pittura è universale
nel grande mondo globale.

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Con Giuseppe Stampone
abbiamo fatto una collaborazione.

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Le idee non vengono sempre dal pensiero
ma anche dal cuore.
L'arte si può fare in qualunque modo.


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L'arte cos'è?

L'arte è una forma di scrittura
si prova e si mette in pratica.

Esprime le tue emozioni
comunicando con il mondo.

L'arte rivela le tue opinioni
in colori sulla leggiadra tela.

L'arte non viene sempre capita
e troppo spesso viene disprezzata.

A volte un gesto bello o brutto
crea diversità.

E' libero un artista, come te:
ci puoi vedere ciò che vuoi.

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Poesia d'artista

L'arte è un sospiro
che ti viene da dentro,
è un pensiero che nasce 
in ogni momento.

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Giorno della memoria 27 gennaio 2017: Letture e danze ebraiche per non dimenticare.


La scritta "Il lavoro rende liberi"
sui cancelli del campo di sterminio di Auschwitz
 liberato il 27 gennaio 1945

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Il nostro Giorno della Memoria abbiamo deciso di condividerlo con le compagne e i compagni delle classi quinte e con i genitori e i nonni che sono venuti a scuola venerdì mattina.


La portinaia Apollonia di Lia Levi
La città che sussurrò di Jennifer Elvgren




Con noi c'era Maddalena, la bibliotecaria di Monteveglio, che ci ha regalato due letture sui temi della Shoah.
Slenzio, si legge!

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Con noi c'era anche Elisabetta, la nostra maestra del Laboratorio di Danze Ebraiche, che in questa ultima lezione aperta ci ha accompagnato per mostrare agli altri compagni e alle famiglie la bellezza di queste danze!


 





E' stato un momento veramente emozionante!


La danza che ci ha uniti tutti nel finale è
ZEMER ATIQ 
 che vuol dire musica o canto antico.


“ Torneremo ancora alla musica antica
il canto sarà brillante e illuminerà.
Faremo scorrere in abbondanza la coppa custodita
con occhi e cuore sorridenti.
Buone sono le nostre tende
perché la danza esploderà
buone sono le nostre tende
torneremo ancora alla musica antica
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Infine tutti insieme, ragazzi, genitori e insegnanti 
abbiamo spezzato e condiviso il pane in segno di pace.



Per non dimenticare.



29 gennaio 2017

Il gioco della filosofia a scuola

 
 Le domande della filosofia, sulla natura, sul tempo, sulla paura, nascono dall’ immaginazione di mondi inesplorati o dall'invenzione di un mondo nuovo attraverso lo sguardo dei bambini.
    Fare filosofia per gioco può permettere di creare un ponte tra il quotidiano e l'immaginario attraverso l'arte della parola.
   Partendo da ciò che accade intorno a noi o dalle parole dei filosofi del passato e del presente, condurremo i bambini ad esercitare l'arte del dialogo: ascoltare, parlare, pensare e creare un nuovo sapere.
   Non sappiamo dove ci condurranno queste "conversazioni" filosofiche; le conserviamo come memoria futura di una creazione comune di conoscenze.


 Piccola bibliografia:
AA.VV., Filosofare. Fare filosofia con i bambini, ed. Artebambini
A. Vivarelli, Pensa che ti ripensa, ed. Piemme
F. Lorenzoni, I bambini pensano grande, ed. Sellerio
D. Leccacorvi, G. Maag, Pensare un mondo, ed. Onda

26 gennaio 2017

Facciamo musica! Everybody loves saturday night





                                          Una versione di Everybody loves saturday night




Un video per prendere confidenza con il metodo Kodaly.
E' in spagnolo, ma la musica è un linguaggio universale!!!


25 gennaio 2017

Progetto affettività: filosofeggiamo intorno al tema della CRESCITA

Incontreremo l'ostetrica e la psicologa in classe per un progetto sulla crescita.
Voi cosa vi aspettate?

Redbull: Io ho un po' paura della psicologa perché ,come tutti i dottori, non è il massimo della simpatia.
Sweet bee: Secondo me affronteremo il tema dello sviluppo. Per me loro due ci vogliono aiutare e non bisognerebbe avere paura.
Relax: L'ostretica viene a spiegare, ma la psicologa ci aiuta a capire come ci sentiamo “dentro”.
H2O: La psicologa ci vuole aiutare nel momento dello sviluppo per tranquillizzarci mentre l'ostetrica ci spiegherà come funziona. Ma io mi vergogna un po'.
Deadpool: Le psicologhe non sono come le dottoresse, loro ti aiutano.
Little girl: L'ostetrica ci parla di cose dei bambini che nascono, la psicologa non ci visita, ci aiuta mentalmente.
Pink Candy: Le psicologhe non sono cattive vogliono solo aiutare quando magari una mattina ti svegli e ti senti male prima dello sviluppo e così non hai paura.
Pipernia: sono d'accordo, la psicologa ti aiuta.

Ma lo sviluppo avviene in una mattina?
Sweet bee: Per me stiamo un po' tutti andando dentro lo sviluppo, ci accorgiamo dei cambiamenti, e col tempo succede, non tutto in un giorno.
Red bull: Sono d'accordo che non succede tutto in un giorno, ci vogliono degli anni anche due.
Best friend: Mi hanno raccontato che capita anche all'improvviso di avere dei segnali nuovi.
Pink Candy: Il corpo subisce dei cambiamenti.
Little girl: Possono venire i brufoli, cambia la voce, ti alzi e alcuni cambiano il peso.
Relax: mi hanno detto che non ci dobbiamo vergognare di parlare di questi argomenti.
Deadpool: ogni giorno lo sviluppo aumenta e poi a volte rallenta.
Pipernia: gli uomini e le donne sono diversi nello sviluppo.
Redbull:Mi accorgo di essere cambiato anche nel comportamento e nel carattere.

Voi come vi sentite all'idea di crescere?
Little girl: io non sono a disagio, è un passo per diventare grande, sono tranquilla.
Pink candy:Per me è una cosa naturale diventare grande, ma puoi diventare anche più isterico o più dolce.
Scorpion: Io non ho paura, perché anche i genitori mi hanno spiegato che non c'è bisogno di preoccuparsi o vergognarsi.
Bestgam3r: Il “sacrificio” della crescita sarà quello di diventare grande.
Deadpool: Non bisogna avere paura ma un po' mi mancherà essere piccolo.
Relax: Anch'io quando crescerò sentirò la mancanza del mio corpo prima.
Pipernia: Non sono imbarazzata ma neanche del tutto sicura.
Sweet bee: Anch'io sono contemporaneamente preoccupata e felice di diventare adolescente perché avrò cose diverse ma ho tante persone vicino che mi possono aiutare.
Volpetta: Anch'io non sono preoccupata perché agli adulti è già accaduto.
Best friend: A me piace questa cosa che diventiamo più grande.
Ghepardo: Io sono tranquillo perché è una cosa che succede.
Best girl: Quando crescerò sarò tranquilla. E sono contenta di crescere.
Jinx: Io sono preoccupata di crescere e degli effetti collaterali!



Gli Etruschi al museo a Felsina!

Eccoci arrivati a FELSINA!
Felsina...che oggi chiamiamo BOLOGNA!

Scendiamo dallo scuolabus in Via dell'Indipendenza e attraversiamo velocemente Piazza del Nettuno (che però non vediamo perché è tutto impacchettato) e poi, dopo aver attraversato Piazza Maggiore e aver ammirato San Petronio, prendiamo a destra per via dell'Archiginnasio fino all'ingresso del
Museo civico Archeologico.

Qui ci aspetta la nostra guida, una giovane archeologa, che ci conduce, come Dioniso, nel mondo affascinante degli Etruschi!


Il viaggio comincia con i Villanoviani e termina con gli ultimi reperti prima della conquista dei Celti.


C'era molto altro da vedere...ma possiamo sempre tornarci...e stavolta le guide potremmo essere noi!!!


I vasi greci ritrovati nelle tombe etrusche di Felsina: sono appartenuti a vincitori di gare sportive e contenevano prezioso olio di oliva per ungere il corpo degli atleti. 




Una stele funeraria: il dio Dioniso accompagna una donna nell'oltretomba aiutandola a superare il mare e gli ostacoli dell'aldilà.

I resti di una inumazione e di tutti gli oggetti ritrovati intorno al corpo: sono state ritrovate anche le pedine da gioco!

Su questa stele è riportata una grande imbarcazione, ma non era un oggetto appartenuto al morto! Era un simbolo del viaggio nell'oltretomba.


Anche su questa stele si vede il disegno delle onde che simboleggiano il viaggio.





Fronte e retro dello stesso vaso: due tecniche di pittura opposte! Figure nere su fondo rosso e figure rosse su fondo nero.




Il nostro viaggio nell'antica Felsina è terminato, abbiamo ascoltato, parlato e pensato al passato.

Quanto somigliamo agli antichi Etruschi?

















La geografia si studia anche così!

Spesso andiamo a curiosare tra le statistiche del Blog per vedere in quanti lo visitano!
Ma i dati che ci appassionano di più sono quelli della "visualizzazione di pagine per paese"!

Ecco alcune schermate di queste ultime settimane 
con sorprendenti "visitatori"!

Egitto, Azerbaigian, Finlandia, Cina, Afghanistan, Malawi