30 novembre 2019

Esperimento n° 14. Continenti alla deriva.


Giovedi 28 Novembre in aula di scienze.


Sembra...una poesia


Sembra che sia stata ripresa dal cielo
Sembra che un cielo di nuvole ti venga addosso
Sembra che il vento così dolce trascini le nuvole e che sia l'alba e le colline si siano appena risvegliate da un miliardo di anni.
Sembra un mare con delle barche all'incontrario.
Sembra che nel cielo i colori si siano sfumati.
Sembra che stai partendo per un volo.
Sembra una mandria di nuvole.
Sembra che ci siano pezzi di puzzle in cielo tutti sparpagliati.
Sembra un drago sputa fuoco.
Sembra un branco di bufali.
Sembra che il cielo trascina le nuvole.
Sembra che la terra affondi.
Sembra mezza terra e mezzo mondo.
Sembra un'illusione ottica.




Sembra una natura morta ma anche un po' viva.
Sembra una bandiera.
Sembra un pipistrello terrorizzato con una maglia a forma di cuore.
Sembra un quadro di Morandi.
Sembra che la natura si alza va in alto su in cielo per spostare le nuvole e il sole è più coraggioso e va ad affrontare la natura.
Sembra delle mani di giganti con delle unghie enormi.
Sembra che si sta aprendo il mondo della fantasia.
Sembra un gruppo di fili d'erba
Sembra un tramonto di mattina.
Sembrano le corna di una renna.
Sembra una mano che fa un puzzle.
Sembra che il vento movimenta le nuvole e trascina l'albero.
Sembra un'ombra sconosciuta.
Sembrano palloncini che volano.
Sembra la mano del GGG.
Sembra l'entrata del paradiso.
Sembrano le "porte" che portano al bosco di San Teodoro.

27 novembre 2019

Si forma la Pangea

-E questo cos'è?


Abbiamo simulato la formazione della Pangea: le acque scendono di livello e un grande continente emerge.







Tutto intorno un oceano immenso di nome Pantalassa.

Ma come si sono formati i continenti come li conosciamo oggi?


Forse si sono messi a galleggiare sull'acqua?


Forse si sono rotti.

Forse ci vuole un altro esperimento!




26 novembre 2019

Morandi maestro di oggi. Fotogallery


Una nostra compagna ci ha detto che c'era una scritta in inglese sul pavimento che veniva da un proiettore. C'era scritto: TU SEI QUI.


Giulia ci ha dato delle foto dei portici di Bologna. Dovevamo decidere quali somigliavano ai quadri di Morandi.


Foto di Ada, l'artista olandese.

Questo è uno dei fogli che abbiamo deciso di mettere sotto il quadro.



E' la copertina del libro di Giorgio Morandi. Rappresenta gli oggetti che aveva nella sua stanza. Li sta guardando per vedere se sono molto impolverati.


Questa è un'installazione di TONY CRAGG dove vediamo l'equilibrio e gli stessi oggetti perché Morandi usava sempre dei contenitori.


Sono bottiglie e scatole che in gruppo abbiamo preso per formare delle composizioni. 


Qui dovevamo trovare l'orizzontalità.

Questi dovevamo metterli in equilibrio.





Questo era per creare il contrasto





In questo dovevamo creare la compattezza.




-Anche un bambino di due anni sa disegnare un barattolo, ma Morandi era molto più serio nel farlo.
-Giorgio lo faceva come un lavoro.
-Erano belli i suoi lavori.
-Per me è difficile trovare l'equilibrio.
-Voleva che gli altri lo capissero.


Rachel ha copiato Morandi per prendere il dentro degli oggetti. Ha fatto il contrario.



Stiamo togliendo il vuoto con la gomma pane.


23 novembre 2019

Invito alle famiglie alla Lezione Aperta di teatro


1° laboratorio Dahl tra libri e cinema: Il GGG e James e la pesca gigante

Lunedì abbiamo incontrato Katia, la responsabile della Mediateca di Bazzano che ci ha accompagnato in un percorso di riflessione: cosa accade ai libri quando diventano cartoni animati o film?



In questo primo incontro ci siamo molto soffermati su un libro di Dahl che non abbiamo letto in classe : James e la pesca gigante.

Katia ha letto dei brani e poi ci ha mostrato come il film ha interpretato la storia anche con tecniche diverse come la "stop motion".




Grande entusiasmo per le due versioni del GGG: quella di animazione del 1989 e quella con gli attori più recente.





Qualcuno dice: meglio leggere prima il libro!

Ma se dopo aver visto il film mi viene voglia di leggere il libro per scoprire cosa manca al film...va bene lo stesso!

Grazie Katia!
Ci vediamo in gennaio per altre scoperte su Roald Dahl.

Piovono "esseri viventi" !

 La Terra inizia a popolarsi di esseri viventi...come avranno fatto gli studiosi a capire quali animali sono più antichi?

Abbiamo giocato a metterli in ordine e nel confronto nei gruppi e tra i gruppi sono emerse tante idee:
-di ogni animale esistono tanti tipi diversi, vuoi mettere le anguille normali e quelle elettriche?, nell'acqua gli alberi di noce non possono crescere, tra dinosauri e lucertole ci deve essere qualcosa di simile;

molte domande:
-ma come hanno fatto le piante ad uscire dall'acqua, i coralli sono piante o animali, e le alghe si muovono?;

 qualche dubbio:
-ma come saranno andate le cose, chi ha ragione?;

e infine una certezza:
-quando non sappiamo qualcosa, la fantasia può sempre aiutarci!
Ed ecco allora alghe che sembrano piante carnivore; strani animali che non riconosciamo che chiamiamo "octerodattilo" , "cornambero" o ""meducozza", alberi con le radici in alto.


Bimbe e bimbi della 3A, siete stati proprio in gamba!
Avete mantenuto la concentrazione e accettato la sfida della conoscenza che vuol dire sempre farsi delle domande, anche quelle a cui la maestra Paola non sa rispondere !







Forse ci serve un vero "scienziato" esperto della Terra!

Lo cerchiamo?







    






DNA?

Questo passaggio è uno dei più difficili!

Il DNA è il "mattone" di cui sono composti gli esseri viventi...quindi anche noi...

-Maestra, la polizia scopre chi sono i colpevoli col DNA!-
Va benissimo anche così!


Con caramelle, liquirizie e stuzzicadenti realizziamo 
le catene del DNA.

Il profumo, le dita appiccicate, l'acquolina, ci aiuteranno a ricordare qualcosa sulla comparsa della vita sulla Terra.





22 novembre 2019

Morandi, noi e Bologna

Il percorso di Morandi da Via Fondazza a Santo Stefano


    Al Museo Morandi del Mambo la nostra guida, Giulia, ci ha raccontato che al Maestro non piaceva cambiare strada e che anzi si divertiva a fare sempre la stessa per guardare ogni giorno particolari che gli erano sfuggiti. 

    Ogni giorno notava qualcosa, un'ombra, una luce, una forma. 

     Poi tornava nel suo studio e provava a trasformarla in un quadro.

   Giorgio Morandi non cambiava gli oggetti e le forme dei suoi quadri, ma cambiava il modo di guardarli. 
   Gli oggetti erano sempre gli stessi, il modo di osservarli era nuovo.

Ada, una fotografa che vive in Olanda, ha ripercorso le stesse strade e alcuni particolari dei palazzi e dei portici le sono sembrati quelli delle opere di Morandi. 


Al museo abbiamo giocato ad abbinare le sue foto ai quadri del Maestro.





     In  classe, con l'aiuto di Google Maps, e di una carta topografica di Bologna, anche noi sulla Lim abbiamo ripercorso l'itinerario del Maestro dalla sua casa fino a Santo Stefano... e abbiamo trovato dei particolari che ci sembra di aver già visto al museo!



     Screenshot e ritaglio...ecco le nostre foto!








La prossima volta che andremo a Bologna cammineremo con il naso all'insù alla ricerca di forme e colori di Giorgio Morandi!