22 novembre 2019

Morandi, noi e Bologna

Il percorso di Morandi da Via Fondazza a Santo Stefano


    Al Museo Morandi del Mambo la nostra guida, Giulia, ci ha raccontato che al Maestro non piaceva cambiare strada e che anzi si divertiva a fare sempre la stessa per guardare ogni giorno particolari che gli erano sfuggiti. 

    Ogni giorno notava qualcosa, un'ombra, una luce, una forma. 

     Poi tornava nel suo studio e provava a trasformarla in un quadro.

   Giorgio Morandi non cambiava gli oggetti e le forme dei suoi quadri, ma cambiava il modo di guardarli. 
   Gli oggetti erano sempre gli stessi, il modo di osservarli era nuovo.

Ada, una fotografa che vive in Olanda, ha ripercorso le stesse strade e alcuni particolari dei palazzi e dei portici le sono sembrati quelli delle opere di Morandi. 


Al museo abbiamo giocato ad abbinare le sue foto ai quadri del Maestro.





     In  classe, con l'aiuto di Google Maps, e di una carta topografica di Bologna, anche noi sulla Lim abbiamo ripercorso l'itinerario del Maestro dalla sua casa fino a Santo Stefano... e abbiamo trovato dei particolari che ci sembra di aver già visto al museo!



     Screenshot e ritaglio...ecco le nostre foto!








La prossima volta che andremo a Bologna cammineremo con il naso all'insù alla ricerca di forme e colori di Giorgio Morandi!