31 gennaio 2020

Studiare con metodo.

Neanche un chiodo per la mappa!
                                             
In classe terza della scuola Primaria inizia l'attività di studio.
Cerco le Galapagos!
Avendo scelto l'adozione alternativa dei libri di testo le nostre "ricerche" si svolgono utilizzando varie risorse che vanno dalla rete ai libri, dalle mappe ai materiali auto prodotti.
Questi sono i miei appunti.
Preferiamo, infatti, insegnare ai bambini e alle bambine un metodo di "indagine"  il più possibile scientifico e critico.
Partiamo sempre da domande, non imponiamo le risposte, accettiamo le ipotesi, aiutiamo a verificarle. 
Ogni piccola scoperta si somma alle altre finendo col diventare una "conoscenza" vera e non acquisita dalla sola "lettura".
Le immagini sono importanti.
Si tratta di un percorso lungo e di una conquista a tratti lenta che alla fine darà frutti: ogni bambino e ogni bambina scoprirà qual è il suo stile di apprendimento, come "funziona" quindi il proprio metodo efficace di studiare.
Un atlante
Sono importanti quindi il ragionamento ma anche la memoria, la costruzione di materiali 
significativi (mappe, schemi, riassunti, disegni...)  ma anche saper trovare dentro un libro o un sito l'informazione più affidabile.
E' quindi con passione ed entusiasmo (dei bambini e nostro) che sono stati affrontati ( e in qualche caso sviscerati)  argomenti "difficili" come la nascita dell'Universo e delle prime forme di vita, le forme di adattamento delle specie viventi, l'importanza dell'energia nella storia umana e nel nostro presente.
Una schermata di Maps sulle Galapagos.
Altro aspetto peculiare di questo attività didattica è il non affrontare "per discipline" i temi, ma appunto, come suggerito dalle Indicazioni nazionali per la scuola Primaria, offrire agli alunni percorsi tematici di ampio respiro, che coinvolgano i vari saperi rispettandone i linguaggi. 
Impariamo a cercare nel testo le informazioni essenziali.

Ci sentiamo paleontologi, chimici, botanici e biologi e, a volte, tra provette e pennelli, tra fango e testi digitali si possono già vedere i risultati del lavoro intrapreso: curiosità e rigore scientifico, fantasia e metodo di ricerca.