Il progetto "Lingua Madre" nasce dal racconto delle nostre giornate
in classe dove le lingue, al plurale naturalmente, si mescolano e si
sovrappongono, a volte si scontrano, spesso si incontrano.
Un suono che fatichiamo ad imparare, un altro che ci riesce bene perché familiare, una scrittura che è di casa, "materna" appunto: tutto è utile per crescere nell'uso della lingua e quindi della comunicazione.
La lingua madre di ciascuno di noi è così importante che la scuola deve tenerne conto nel processo di apprendimento mentre le famiglie possono esserne custodi per le prossime generazioni.
Una storia in olandese.
Nei nostri tre incontri con chi ha portato in classe le "lingue madri" abbiamo spesso usato la parola RICCHEZZA, perché è quello che ci ritroviamo ad avere se si superano le distanze e ci si conosce.
Il progetto è strutturato in maniera molto semplice:
1.I bambini hanno potuto riflettere sul concetto di "lingua madre" utilizzando una sagoma in cui rappresentare, attraverso una legenda a colori, le lingue conosciute o con le quali si è venuti a contatto.
Il risultato è un colorato patchwork di lingue che appartengono al nostro gruppo classe e che potranno in cinque anni diventare patrimonio comune.
2. Alcuni genitori (ma anche un nonno ha partecipato) hanno donato un po' del loro tempo a leggere una storia nella loro lingua e a confrontarsi con i bambini sui suoni diversi, sulle differenze e le somiglianze.
Come si dice ciao, come si dice grazie?
Ma anche ciliegia, arcobaleno e orologio!
Sentirsi un po' a casa e un po' lontani dal proprio mondo: gli incontri con chi parla un'altra lingua fanno questo effetto.
Le attività e soprattutto gli incontri hanno scatenato la curiosità e l'attenzione dei bambini e delle bambine, hanno dato valore ad ogni lingua e ad ogni storia.
Grazie di cuore a chi è venuto a portarci "un pezzo di sé" .
La porta della Prima A resta aperta a chi volesse continuare questo dono di storie e di suoni: vi aspettiamo per diventare ancora più ricchi!