27 marzo 2023

Giornata internazionale della poesia. Ne abbiamo scritta una!

 ALBERI E PACE


PER NOI LA PACE E’
UN ALBERO CHE
SEMBRA UN FIORE
E FA PROFUMO D’AMORE.


PER NOI LA PACE E’
UN ALBERO CHE
SI PIEGA AL VENTO
COME UN RIPARO PER CENTO.


PER NOI LA PACE E’
UN ALBERO CHE
 E’ UN NIDO DI MAGIA
E FA NASCERE LA POESIA.



Come abbiamo scritto questa poesia?

- Prima abbiamo osservato foto di alberi "strani",
 diversi e unici.
-Ognuno di noi ha scritto su un foglio le parole "poetiche" per descrivere quell'albero o le emozioni 
che quella foto gli faceva provare.
-Poi abbiamo scelto tra tutte le parole più interessanti quelle che facevano rima con altre parole che ci piacevano.

Questo lungo lavoro è stato un esercizio di arricchimento lessicale: decine di parole che abbiamo spiegato, che abbiamo cercato di scrivere nel modo giusto, che abbiamo cercato di abbinare a frasi sempre più precise.

La poesia è sempre una buona idea!

24 marzo 2023

Progetto "Lingua Madre"

  



Il progetto "Lingua Madre" nasce dal racconto delle nostre giornate

 in classe dove le lingue, al plurale naturalmente, si mescolano e si

 sovrappongono, a volte si scontrano, spesso si incontrano.

Un suono che fatichiamo ad imparare, un altro che ci riesce bene perché familiare, una scrittura che è di casa, "materna" appunto: tutto è utile per crescere nell'uso della lingua e quindi della comunicazione.


                              

Una storia in albanese 

La lingua madre di ciascuno di noi è così importante che la scuola deve tenerne conto nel processo di apprendimento mentre le famiglie possono esserne custodi per le prossime generazioni.


  Una storia in olandese.



Nei nostri tre incontri con chi ha portato in classe le "lingue madri" abbiamo spesso usato la parola RICCHEZZA, perché è quello che ci ritroviamo ad avere se si superano le distanze e ci si conosce.




Oggi tocca al dialetto bolognese

Il progetto è strutturato in maniera molto semplice:

1.I bambini hanno potuto riflettere sul concetto di "lingua madre" utilizzando una sagoma in cui rappresentare, attraverso una legenda a colori, le lingue conosciute o con le quali si è venuti a contatto.


Le nostre sagome linguistiche


Il risultato è un colorato patchwork di lingue che appartengono al nostro gruppo classe e che potranno in cinque anni diventare patrimonio comune.



2. Alcuni genitori (ma anche un nonno ha partecipato) hanno donato un po' del loro tempo a leggere una storia nella loro lingua e a confrontarsi con i bambini sui suoni diversi, sulle differenze e le somiglianze.

Come si dice ciao, come si dice grazie?

Ma anche ciliegia, arcobaleno e orologio!


Borëbardha ovvero Biancaneve



Parole alla lavagna da tradurre.


La storia di un maialino intelligente in olandese


In questa pagina c'è una parola in italiano!


Le prime pagine di Pinocchio in dialetto bolognese



-Mamma, ci penso io a tradurre!-


Sentirsi un po' a casa e un po' lontani dal proprio mondo: gli incontri con chi parla un'altra lingua fanno questo effetto.

Le attività e soprattutto gli incontri hanno scatenato la curiosità e l'attenzione dei bambini e delle bambine, hanno dato valore ad ogni lingua e ad ogni storia.



Grazie di cuore a chi è venuto a portarci "un pezzo di sé" .

La porta della Prima A resta aperta a chi volesse continuare questo dono di storie e di suoni: vi aspettiamo per diventare ancora più ricchi!







14 marzo 2023

La germinazione del fagiolo: dal seme alla pianta


All'inizio è un semplice fagiolo!

Ma guardando bene.....


E' LISCIO 

E' DURO

HA DELLE STRISCE MARRONI 

HA DELLE MACCHIE ROSSE

ASSOMIGLIA  AD UNA FORMA OVALE

C'E' UNA COSA MARRONE DENTRO

HA UNA COSA BIANCA SUL LATO

HA DEI PUNTINI VIOLA

LE RIGHE MARRONI A FORMA DI C

SEMBRA CHE CI SIA UNA COSA DENTRO

ATTORNO AL PUNTINO BIANCO C'E' UN PO' DI MARRONE

ASSOMIGLIA ALLA NOSTRA FACCIA

SEMBRA UNA PATATA

C'E' ANCHE UN PO' DI GIALLO

SEMBRA IL NASO DI PINOCCHIO

DENTRO E' GIALLINO

Con i nostri sensi scopriamo tutte le caratteristiche!

Poi, basta poca acqua e un po' di luce che scopriamo la meraviglia della natura: tutto cambia, tutto si trasforma.











 La didattica esperienziale è una modalità di apprendimento che permette, attraverso degli esperimenti pratici, di apprendere meglio l'argomento oggetto di studio. 

Basta davvero un fagiolo per appassionarsi alle scienze!

06 marzo 2023

A caccia di cortecce: il fascino della scuola all'aperto.

 Di foglie ci siamo già occupati, ricordate?

http://theschoolsworld.blogspot.com/2023/03/a-caccia-di-foglie-il-fascino-di-un.html


Questa volta siamo andati a caccia delle diversità delle cortecce dei nostri amici alberi.

E' stata una vera caccia al tesoro, perchè possiamo davvero dire di aver scovato TESORI meravigliosi!

Ci ha accompagnato Erika, la nostra esperta del Parco.


Giganti da osservare, toccare, scoprire!


Alberi diversi, ciascuno con le sue caratteristiche! Ma tutti MAESTOSI ED IMPONENTI.

Frutti in grado di "volare" che nascondono poteri magici!

E poi arrivano i libri!




Ci mettiamo in ascolto per scoprire che anche le cortecce degli alberi possono nascondere storie fantastiche!




Ogni forma può essere reinterpretata con la fantasia! Anche noi abbiamo inventato le nostre storie!

Perchè la scuola all'aperto?
Per sviluppare competenze che nella didattica frontale non sono perseguibili.






A caccia di foglie: il fascino di un libro!

 Affascinati dalla lettura di questo libro, abbiamo deciso di andare alla ricerca di foglie nel nostro giardino.
Ne abbiamo trovate tante, abbiamo provato a classificarle (utilizzando qualche libro scientifico) e a disegnarle.

Lobate, seghettate, lisce, palmate...davvero ogni albero ha la sua foglia!



Poi tutti insieme abbiamo provato a creare la nostra collezione!









Il lavoro collettivo richiede la messa in campo di competenze sociali e civiche che sono alla base della costruzione di un gruppo di lavoro: ascolto, condivisione, accettazione delle idee degli altri, rispetto del turno di parola.
Tanto lavoro e impegno, ma poi il risultato è MERAVIGLIOSO!






 

03 marzo 2023

Didattica attiva.

 Il “learning by doing”, cioè l' imparare facendo,

 è alla base dell'insegnamento "attivo".



Costruire una ragnatela e un ragno aiuta a memorizzare 
il digramma GN.


Un semenzaio è un vero compito di realtà per conoscere
 il funzionamento del mondo vegetale.


Un semenzaio in serra idroponica per mettere a confronto
 la tradizione con l'innovazione.


Costruire libri fatti a mano.


Disegnare, schematizzare per comprendere meglio 
oggetti, elementi naturali, idee.


Decorare, prendersi cura, cercare il bello.


La serra idroponica va prima montata.
Anche senza istruzioni!


Leggere è un atto fisico: gli occhi, la testa e il corpo 
vanno allenati in tutti i modi.


Usare materiali diversi, riciclare, sperimentare.




Usare strumenti digitali per creare.


Le regole di ortografia passano anche dalla manualità 
del tagliare, incollare, colorare.


Anche la serra tradizionale va costruita secondo le istruzioni!

Le sillabe e la tombola. Il gioco è alla base di tutto.

Sporcarsi le mani, comprendere con i sensi.


La robotica a piccoli passi.


Progettare e sbagliare perché l'errore è il punto di partenza
 per tutte le scoperte.

Continua...