30 aprile 2017

Arte: punti, linee e simboli. Viaggio nell'arte in tre tappe.

Dedichiamo la mattinata a viaggiare nel mondo dell'arte cercando somiglianze tra artisti tempi e luoghi diversissimi...
Partiamo dall'Australia e dall'arte aborigena contemporanea.
Linee, punti e tanti simboli...
Prima ci gustiamo il video di un'artista al lavoro e cerchiamo di "rubare" le sue tecniche...


Poi, come sempre, "facciamo",
perché solo dal fare può nascere la conoscenza!

Prima nel giardino a raccogliere legnetti e poi in aula di pittura!













Seconda tappa del nostro viaggio:
Spagna, Barcellona.
Mirò con la sua opera "La Ballerina" ci indica un altro uso del simbolo della linea e del punto.
Stavolta useremo gli acquerelli: bisognerà fare attenzione per "imitare" l'opera del pittore!
Copiamo e ci mettiamo qualcosa di noi!








Un video realizzato da MMAL
che rende interattiva l'opera di Mirò.


In questi giorni Mirò è in mostra a Bologna!





Ultima tappa: LONDRA!
Qui un artista di cui non conosciamo l'identità,
Banksy,
ha lasciato su un muro un messaggio e un'immagine
realizzata con la tecnica dello stencil.
Il titolo dell'opera è
There is always hope

Immagini dipinte su un muro
come i primi disegni e i graffiti degli uomini primitivi,
simboli come il cuore di Mirò...


Ecco che siamo arrivati alla STREET ART...

Ora ci divertiamo a utilizzare uno stencil
e a modificare il palloncino del murales con un altro simbolo
così da trasformare l'opera e personalizzarla!









Portami il girasole: il potere della poesia



Portami il girasole ch’io lo trapianti
nel mio terreno bruciato dal salino,
e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti
del cielo l’ansietà del suo volto giallino.


Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musiche. Svanire
è dunque la ventura delle venture.


Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce.


                                    Eugenio Montale



Le nostre impressioni dopo le prime letture.

-Il poeta vuole piantare un girasole.
-Parla di un girasole speciale perché da come lo descrive sembra che per lui sia un qualcosa a cui tiene tanto.
-A me dà l'idea che il girasole era in un posto luce e la sua luce buona faceva risplendere tutto.
-Parla della natura ma anche di amore, non so se di una persona o di qualcosa.
-Anche per me è innamorato di una persona che è personificata nel girasole che attira il sole, ha un contatto con lui.
-Se il poeta trasferisce la persona  che ama nel girasole, vuol dire che lui è il sole.
-Il poeta forse dice "Portami" perché c'è qualcosa che gli impedisce di andarci.
-Forse questo girasole viene da lontano e qualcuno glielo porterà al posto suo.
-Il modo del verbo "Portami" è Imperativo: lo vuole e quindi lo ordina.
-Ma secondo me non glielo ordina con cattiveria ; è come se chiedesse un favore infatti gli spiega il perché.


Iniziamo ad analizzare la poesia: strofe, rime,
uso dei sensi, metafore...



-Secondo me il sole vuol dire vita.

Dalla poesia al BIG BANG...
Ripassiamo la storia dell'universo!








Adesso che l'abbiamo letta con più attenzione
ognuno esprime per iscritto il proprio pensiero sul testo.

- Nella poesia non c'è solo amore, ma anche morte forse. La poesia parla di emozioni forti, ma è  un po' complessa da capire.
-Ritengo che Eugenio Montale racconti delle sfortune che gli capitano, ad esempio quando dice "il mio terreno bruciato dal salino"-
-Secondo me Montale era arrabbiato e anche un po' di fretta.
-A questo punto sono arrivata alla conclusione che lui aveva personificato la ragazza nella pianta e si era innamorato di lei. Poi ho intuito che la poesia parlava della vita , della morte e dell'enorme importanza del sole.
-Questa poesia, a mio parere, parla di speranza, amore vita e anche morte.. E sì.,proprio morte perché se andiamo ad analizzare bene la seconda strofa si capisce che il poeta vuole far intendere che la vita è luce; dalla luce si nasce, poi si muore e si ridiventa una stella. Lui esprime la morte in modo chiaro ma non salta all'occhio: parla di essa dicendo che è oscura e che quando c'è la morte i corpi svaniscono e si esauriscono. Per me Eugenio ha fatto un grande lavoro in queste tre strofe regalandoci tante sorprese ed emozioni.
-Il poeta era nel gruppo degli Ermetici e in questa poesia si vede molto, perché in una sola parola intende mettere tante altre parole. Per me l'ultima strofa è speciale perché l'aggettivo "impazzito" rivolto al girasole non lo avevo mai sentito.
-Potrebbe essere che ad Eugenio piacessero i girasoli.
-All'inizio pensavo che la poesia parlasse del poeta che voleva un girasole che per lui rappresentava la vita, perché il girasole segue il sole e il sole è vita. Mi ha colpito molto il fatto di trovare,dentro una poesia che parla di girasoli, quindi di vita, una strofa, la seconda, così "nera"!
-Montale nella seconda strofa ha messo molte parole oscure, ma io e gli altri non ce ne siamo accorti perché davanti c'era la parola girasole. Questa poesia parla del bene e del male, della parte luminosa e della parte oscura.
-Eugenio Montale racchiude tutta la storia dell'Universo in poche parole. Il poeta usa dei "trucchi" e infatti ha un potere immenso!
-Il poeta non voleva rivelare il nome della ragazza e allora l'ha trasformata in un fiore.

Perché il girasole si "volta" a cercare il sole?
Una risposta ce la dà la mitologia greca.

L'origine del girasole.
Clizia è una ninfa della mitologia greca. Ripudiata dall'amato, il Sole, viene raffigurata nelle vesti di una fanciulla piangente oppure mentre si compie la sua trasformazione in girasole anzi per la precisione in Eliotropio tipo di pianta conosciuta ai tempi dei Greci.
Clizia è una delle giovani amate dal Sole. Il dio però si innamora di Leucotoe, figlia del re Orcamo,
Ingelosita e offesa, Clizia riferisce l'accaduto al padre di Leucotoe, che, in preda all'ira, ordina di seppellire la figlia viva in una buca profonda.
Disperato, Apollo cosparge il luogo della sepoltura di un nettare profumato; dalla terra inumidita nascerà la pianta dell'incenso. Clizia, ripudiata da Apollo, passa i giorni a seguire con lo sguardo il percorso del carro del Sole, finché, consumata dal dolore, si trasforma in girasole, il fiore sempre rivolto verso il Sole.



Il poeta Eugenio Montale dà nelle sue poesie
un soprannome alla donna amata:
la chiama proprio Clizia!


C'è tempo per un ultimo commento!

-Quando abbiamo letto la poesia all'inizio della lezione mi sembrava che parlasse solo di un uomo che voleva piantare un girasole, ma adesso che l'abbiamo approfondita ho capito che la poesia "dice" molto di più!

Prove Invalsi: i nostri consigli

  1. Non bisogna lasciare domande senza risposta.
  2. Durante le prove non fermarsi su una domanda difficile, andare avanti e poi tornarci alla fine.
  3. Per ogni domanda bisogna andare a rivedere il testo perché le risposte sono simili, ma non sono tutte giuste!
  4. Leggi le tutte le risposte e non mettere subito la crocetta.
  5. Se sei indeciso devi andare ad esclusione: elimini prima le risposte meno esatte.
  6. Alla fine della prova bisogna ricontrollare le domande di cui non sei sicura: io ci metto un punto interrogativo.
  7. Leggere attentamente le domande: fare attenzione alle piccole parole come NON...
  8. Non si può chiedere alla maestra.

25 aprile 2017

Lo stagno:scrittura creativa.

      

     









Scrivere un testo descrittivo e poi trasformarlo in un testo poetico. Come? Togliendo tutto quello che ci sembra superfluo e le parole che non suonano importanti e conservando invece le parole "potenti" che  da sole raccontano molto di più. Un utile esercizio per esercitare la lingua e il pensiero.


PRIMA
il testo descrittivo.

Lo stagno è magico ed è popolato da creature meravigliose.
Tra gli alti e fitti fili d'erba si nascondono piccoli girini di rana rossa, larve di zanzaroni, delle ninfe di libellula, un tritone maschio, chiocciole differenti e uova schiuse e distrutte.


DOPO 
il testo poetico.

Lo stagno magico
popolato
da creature meravigliose.
Alti e fitti fili d'erba
nascondono
piccoli girini di rana rossa,
larve,
ninfe di libellula,
chiocciole
 e uova schiuse
un tritone maschio
che va a nozze.
Un luogo magico
una casa.
Una leggera aria
tra i rami degli alberi
le canne
l'acqua torbida
sporca.
di qua e di là
la fauna dello stagno



Una macchia appena spruzzata sulla tela.
Gli ospiti:
rane
piccoli girini
chiocciole.
Immerso nel verde
avvolto dal grandissimo prato.
Lo stagno.




Lo stagno,
un luogo protetto
in mezzo alla natura.
Una piattaforma,
circondata
da erba e fiori,
girini e chiocciole.
Una capanna di legno.
Piante acquatiche e alghe.
L'acqua torbida
piena di foglie e fango.




Lo stagno pieno di creature
meravigliose.
molte uova di rane
rosse
e un tritone nuziale.



In un angolo
la terra fangosa
e una piattaforma di legno.
Fili d'erba
e uova schiuse.
Un retino
molti girini
e anche un tritone.
L'acqua è torbida:
su di essa galleggia
il muschio lasciato
dallo scorso inverno.
Piccoli animali
pur sempre selvaggi,
rane rosse libellule e lumache:
animali che vivono nelle stesse acque!



Nel bosco
verso lo stagno.
Alla radura
un piccolo stagno,
piante acquatiche, canne,
rugosa e consumata
una piattaforma
sull'acqua torbida
e ricca di foglie secche.
Insetti, anfibi e molluschi:
una fauna interessante.
Tranquillità.
Sentivamo cinguettii soavi.
Un terriccio
fangoso e appiccicoso.
Ecco lo stagno del Rio Ramato.





Stamattina allo stagno.
Lo stagno rotondo.
Un ponticello.
Noi sopra al ponticello.
Pescare.
Dentro lo stagno le canne.
Felicità.





Lo stagno ricoperto di erba e fango.
Una piattaforma
da cui si può guardare l'acqua.
Il bordo ricoperto dalla flora.
Dentro l'acqua fango,
alcune alghe.
Dentro fauna acquatica:
tritoni, girini, rane e altri animali.



Sopra una collina
una piattaforma di legno.
Lo stagno.
Canne gialle e rinsecchite anche nell'acqua.
L'acqua torbida.
Intorno il fango.
Molti animali:
un tritone, girini, rane, chiocciole.

C'è una capanna
davanti lo stagno,
tanti elementi;
una piattaforma
sospesa
alghe, piante acquatiche
fango e molta acqua.
Animali:
tritoni, girini e altri esseri viventi.






Una radura.
Alberi
imponenti.
Al centro
uno stagno.
Canne ingiallite.
Una piattaforma
sporgente.
Acqua calda.
Acqua torbida.
Girini
minuscoli.
Tritoni.
Chiocciole.
Un grande giardino verde.
Tanti alberi.
Una radura incantata.
Canne alte
erba selvatica
viscide alghe.
Acqua torbida
una piattaforma in legno
si affaccia
per osservare lo stagno
e i suoi piccoli abitanti.
Rane che nuotano
graziosi girini
le loro uova
conchiglie.
Uno stagno



Lo stagno
è vita:
un tritone
dei girini
libellule
una biscia.



Lo stagno:
lato destro
una piattafora.
Lo stagno
tutto sporco
piante lunghe
non si vede
l'acqua.
L'acqua
scura
non limpida
con animali
e fauna
a sinistra
una casetta
dove puoi fare
un picnic.
Tanti alberi
quasi verdi
già fioriti.
Per arrivare
allo stagno
verdi sentieri
e orchidee.

24 aprile 2017

Libri in viaggio


Abbiamo approfondito lo studio del Piemonte utilizzando quattro libri di testo differenti.
Il lavoro di ricerca delle informazioni è stato fatto in gruppo, ogni venti minuti i libri "viaggiavano", cioè era previsto la scambio dei libri. Di volta in volta le mappe di sintesi si arricchivano di nuove informazioni.
       



                          

Ecco le nostre considerazioni:

Little girl: Ci sono stati libri più approfonditi... "studia con me" approfondiva più i monumenti e "Giramondo" parla va più dell'economia. Le percentuali di suddivisione del territorio erano diverse

Volpetta: In ogni libro erano indicati capoluogo e province. La cartina era sempre presente.

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Dad bull: il testo più approfondito era Giramondo sia perchè parlava dei monumenti sia perchè parlava dei cibi tipici.

Red bull: in un libro erano molto approfonditi i monumenti aspetti economici particolari.






H2O: in un libro c'era una pagina dedicata al capoluogo e alle province. Territorio ed economia era sempre spiegato.



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Pipernia: siamo riusciti a fare una mappa con tante informazioni diverse, quindi più ricche!

Pink candy: Usando diversi libri mettevi insieme tante informazioni, la nostra mappa è piena.





5° lezione di geografia: il Trentino Alto Adige

Siamo giunti all'ultima regione presentata dai nostri compagni: il TRENTINO ALTO ADIGE.

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Dad bull, Red bull e Mates hanno creato cartelloni ed ricercato immagini nella rete per farci conoscere meglio questa regione, che per qualcuno è un meraviglioso luogo di vacanza!

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Adesso ci è proprio venuta voglia di partire!

23 aprile 2017

12° lezione di storia. L'organizzazione dell'Impero Romano

Tocca a Scorpion oggi presentarci l'Impero Romano!
Ci ha fatto scoprire che molti aspetti
sono ancora presenti nella nostra società!
Grazie!