13 febbraio 2017

Mappe concettuali sulla tratta degli schiavi

Brainstrorming delle pre-conoscenze sul tema della schiavitù.
In coppia i ragazzi hanno lavorato su un testo che presentava il tema della tratta degli schiavi.
Poi seguendo vari passaggi sono arrivati alla costruzione di una mappa concettuale.
Ogni mappa è un "percorso" diverso 
perché diverse sono le persone che l'hanno costruita.
I ragazzi hanno fatto un bel lavoro di concentrazione
 per iniziare a fare un altro passo verso l'autonomia nello studio.







La mappa è stata anche l'occasione per pensare ad altri "concetti": 
ad un nostro compagno è venuta in mente la parola
 IMMIGRAZIONE...






Il testo su cui abbiamo lavorato.

LA TRATTA DEGLI SCHIAVI
Dal 1500 alla fine dell 1800
  • Le navi negriere partivano dall' Europa dirette verso l' Africa cariche di merci di poco valore;(specchi, giochi, alcool,tessuti)
  • Arrivati in Africa scambiavano le loro merci con uomini donne e bambini e ripartivano per l' America;
  • In America gli schiavi venivano venduti e le navi portavano in Europa i prodotti coloniali acquistati..
Il commercio delle persone ridotte in schiavitù si chiama tratta.
I negrieri, in cambio di prodotti europei ( armi,tessuti,alcool ,cianfrusaglie)rapivano in Africa ,uomini, donne e bambini appositamente catturati dai cacciatori di schiavi.
Le navi cariche di africani, selezionati in base alla robustezza, prima della partenza, salpavano poi verso le Americhe. Qui gli schiavi venivano scambiati con minerali preziosi, materie prime e prodotti alimentari sconosciuti agli europei, che venivano quindi rivenduti in Europa (pomodori,patate,cacao,caffè,tacchini…)
E' difficile sapere quante persone siano state portate via dall’Africa. Si pensa che, nell'arco di 4 secoli (400 anni), il commercio degli schiavi sia stato di molti milioni di africani, tra coloro che arrivarono vivi in America, coloro che morirono durante i trasferimenti dai villaggi fino alle navi o durante il lungo viaggio attraverso l'oceano.
Come ci descrivono i giornali di bordo delle navi negriere,i prigionieri dapprima venivano segnati a fuoco con il marchio di ciascun padrone, poi venivano incatenati a due a due e stipati il più possibile in stive, generalmente alte appena un metro, dove lo spazio era così ristretto che non consentiva neppure di alzarsi o di stendersi.
Finalmente sbarcati nei porti di destinazione, i sopravvissuti venivano fatti rimettere in forze e venduti ai piantatori.
Privati del loro stesso nome, sostituito da quello imposto loro dal padrone che li aveva acquistati, essi iniziavano la loro vita di schiavi.
Sottoposti ad un lavoro massacrante dall'alba al tramonto, sorvegliati da brutali sorveglianti armati di frusta, gli schiavi subivano offese e violenze finché vivevano. Gli schiavi non avevano diritti civili, non potevano sposarsi, se cercavano di fuggire venivano puniti con orribili mutilazioni; non potevano imparare a leggere e a scrivere e non potevano assistere a nessun rito religioso .
Nel 1863, il presidente degli Stati Uniti, Abramo Lincoln, mise fine alla schiavitù, ma questo non segnò la liberazione definitiva degli uomini di colore.
Lincoln fu ucciso da un uomo che non era d’accordo sulla liberazione degli schiavi.
La schiavitù era stata abolita e le persone di colore avevano acquistato il diritto di voto, ma il colore della pelle rappresentava ancora una barriera insormontabile. Costretti ai lavori più umili, esclusi dalle scuole dei bianchi, privati di molti elementari diritti civili, gli afroamericani rimasero segregati ancora per un secolo. Questa situazione si chiama SEGREGAZIONE RAZZIALE.